Cuoco di professione, ma fermentatore nell’animo, il suo percorso formativo è molto eterogeneo e comprende studi di cucina oltre a quelli scientifici e linguistici. Da diversi anni affianca al suo mestiere uno studio approfondito dei processi biologici che stanno alla base delle più disparate tecniche di fermentazione. Nel suo piccolo laboratorio alchemico si prende cura delle sue madri di kefir, tibicos e kombucha, oltre che a produrre continuativamente pane, miso e garum. Nei suoi menù questi fantastici prodotti non mancano mai pur affiancandosi spesso a tecniche classiche e a preparazioni immediate.
Per lui il futuro del cuoco è di fronte al commensale perché il piacere della conoscenza del mestiere si fonde indissolubilmente con quello della diffusione del sapere, concretizzandosi nella voglia di creare una rete di persone che parlino la stessa lingua, che siano affascinate dalla cucina sperimentale e che amino la natura nei suoi meravigliosi meccanismi.